Andianne innanzi tutta dua a Tobbia, E fatto questo pigliera' del fiele, Chè 'l grande Dio lo vuol rimunerare; ANNA madre di Tobbiuzo andando a spasso in su uno monte per vedere se Tobbiuzo tornava, e vedendo il cane, corre a Tobbia col cane in collo, e dice: Tobbia, fa' festa, e rendi laude a Dio Che Dio non lascia e' suoi fedel perire? Tobbiuzo e l'Angiolo giunti a Tobbia, TOBBIUZO si inginocchia e dice al padre: Salviti Idio, o padre mio dolcissimo, Tobbiuzo frega il fiele agli occhi di Tobbia, e TOBBIA ralluminato dice: Chi potre' ma render laude al Signore Dolce figliuol, conforto del mio cuore Quanto felice in questo giorno sono! Perdonami, Signor giusto e verace, TOBBIA risp.: Quanto è folle colui che pon la speme E più folle è colui che Dio non teme Duo magni gaudi io sento drento insieme, Costui è sopra ogni altro amico buono, Questa è Sarra, mia donna, o padre mio, Risp. TOBBIA: Molto lieto e contento ne son io, Figliuol mio dolce, che sia benedetto: Risponde TOBBIUZO: Padre, che darem noi per pagamento TOBBIA si volge all' Angiolo e dice cosi: Noi conosciam, figliuol caro e diletto, Ch' e' benefici e don che fatto ci hai Come compagno e amico perfetto, Non ti potremo intero pagar mai. Intendi el mio pensiero e'l mio concetto: La metà d' ogni cosa prenderai, Tutto 'l tesor ch' ha recato Tobbia Noi siam disposti che tuo mezo sia. Trovati tutti e' tesori, l' ANGIOLO dice a Tobbia: Padre e fratel, benedite il Signore Il quale è giusto Dio onnipotente; Amatelo e seguitel con timore, E farete palese a ogni gente Che delle grazie lui sol è datore E ora inverso voi stato è clemente; Egli ha fatto con voi pace e concordia, Egli è fontana di misericordia. L' ANGIOLO seguita: Quando al Signore con lagrime oravi, Sappiate certo ch' i son un de' sette A gran pietà si mosse il Padre Eterno, Ch' i' fussi al tuo figliuol guida e governo; L' Angiolo Raffaello finito il suo parlare sparisce, e viene l' ANGIOLO' e da licenzia al popolo: O vo' che siate affaticati e stanchi Sotto 'l peso del mondo traditore, Fuggite 'l mondo che par bello in vista Chi vuol il ciel, facci come Tobbia 1 Vale a dire quel personaggio vestito da Angiolo che nelle Rappresentazioni sacre suol recitare il Prologo e la Licenza. 2 Le stampe moderne: Quale ognun guarda chi l'ha in riverenza. Ma resta sempre equivoco fra Angiolo e peccato. Abbiamo condotto la nostra stampa sopra le tre più antiche edizioni, pur facendo qualche piccola correzione quando tutte erano evidentemente errate e neanco le stampe più moderne soccorrevano di buon ajuto. L'edizione più antica è quella che fa parte della Raccolta di Rappresentazioni stampate nel secolo XV, che conservasi in Magliabechiana; essa sta nel 2o vol. della raccolta ed ha la segnatura q-t, occupando in tutto'c. 28. Il titolo è questo: INCOMINCIA LA RAPPRESENTATIO NE DELLA REINA HESTER Posteriore di poco a questa deve esser l'altra che trovasi in Palatina, pur del sec. XV, in 40 s. a. n. E terza in ordine di tempo vien quella in 4o di 10 c. con 3 fig., in fondo alla quale si legge: fece stampare Maestro Francescho di Giouani Benuenuto sta dal canto de Bischari: Adi XV. di Marzo M. D. XVI. Le altre citate del BATINES (Bibl. pag. 27) son le seguenti: Fece stampare Giouanni di Fracesco Benuenuto Cartolaio sta dal Vescouato l' anno. M. D. XLIIII. In 4° Ediz. simile alla precedente. In Fiorēza p. Zanobi pratese, 1547. In 4o di 10 c. con 6 fig. In Firenze. MDLVIII. In 4o, simile alla preced. (Nota che il LIBRI Catal. choic. port. ne rammenta una dell' anno 1557: non so se per sbaglio). Stampata in Firenze. Appresso Giovanni Baleni nell'anno 1587. In 4o di 10 c. con 4 fig. 6 fig. In Fiorenza 1595. In 4o di 10 c. con 6 fig. In Siena. s. a. In 4o di 10 c. con 2 fig. Ristampata in Firenze alle scale di Badia. s. a. In 4o di 8 c. con Ivi, s. a. In 4o di 10 c. con 5 fig. Di nuouo ricorretta et aggiuntoui il Prologo. In Siena alla Loggia del Papa 1606. In 4o di 10 c. con fig. In Siena Alla Loggia del Papa 1614. In 4°: simile alla preced. Il Biscioni cita ancora un'ediz. di Firenze 1570 in 4o el Allacci un' altra di Siena, alla Loggia del Papa, s. a. in 40. هنو |