4 La Spagna e il Portogallo, che furono due grandi nazioni marinaresche, e per vari secoli sfruttarono le terre scoperte dagli intrepidi naviganti di loro gente o al loro servizio, han fatto qualche nuova occupazione, e combattono per conservare gli avanzi delle antiche colonie. L'Italia possiede la colonia Eritrea sul Mar Rosso, e i vari protettorati lungo la costa orientale. L'Olanda ha le floride isole delle Indie Orientali, ha una colonia commerciale al Sud del Congo, nei pressi della foce. Il Belgio non ha colonie proprie, ma la Associazione internazionale africana, che si consacrò alla esplorazione del fiume e delle regioni adiacenti, e di cui dovremo parlare in questo lavoro, sorse per iniziativa del re del Belgio, ed ebbe da lui grande appoggio. Questa Società, dopo avere acquistato vasti territori sulle rive del fiume, durante la Conferenza di Berlino dette origine allo Stato neutrale del Congo, di cui fu nominato sovrano Leopoldo II del Belgio. La Germania a poco a росо va acquistando maggiore importanza sui mari, e la sua bandiera sventola sui territori acquistati lungo le coste Sud-Ovest ed Est dell'Africa. Le fattorie di Lüderitz ad Angra Pequeña e della Casa Voermann d'Amburgo sulla costa d'Oro Cameron nel golfo 6 importanti il Trattato di Berlino dei 26 febbraio 1885, che prendiamo a esaminare in questo studio. Il Trattato ha grande importanza, non solo per i principî che afferma, non solo storicamente, perchè da esso data l'origine di un nuovo stato in Africa, e perchè evitò conflitti fra le nazioni interessate; ma anche per la vastità delle regioni africane di cui si occupa e dei fiumi che le bagnano. Prima di parlare del trattato di Berlino, farò dunque precedere un cenno storico e geografico sul Congo e sul Niger. Dirò poi le cause immediate che consigliarono questa Conferenza, quali le nazioni che vi furono rappresentate; l'esaminerò insomma nel suo aspetto per così dire estrinseco. Nella seconda parte esporrò e commenterò le varie disposizioni e i principî affermati, seguendo l'ordine stesso del trattato, e premettendo, ove occorra, qualche nozione storica ad ogni singolo capitolo. Infine, in una breve appendice esaminerò l'organizzazione dello Stato del Congo, e dirò quali ne siano state le sorti in questo periodo, sembrandomi utile questa parte alla completa trattazione della materia, e alla più retta valutazione dei principii a cui la vita del nuovo stato venne informandosi. ELLA storia delle scoperte geografiche e degli ardimenti umani occupano un posto glorioso i naviganti portoghesi del xv secolo Era l'epoca in cui le navi delle potenti città marinaresche d'Italia e di Spagna percorrevano a conquistar colonie e a riportar ricchezze le coste dell'Africa settentrionale e d' Oriente, ed anche varcavano le colonne d'Ercole, quei limiti misteriosi, che per tanti secoli avevano tenuto a freno il mondo antico. Il medio evo volgeva al fine, perchè il risorto pensiero, le condizioni politiche mutate o in via di mutarsi di giorno in giorno, i grandi progressi della scienza, le scoperte geografiche preparavano l'epoca nuova. E non era lontano il giorno nel quale le caravelle di Cristoforo Colombo, toccando un nuovo continente, avrebbero indicato allo storico la data da cui segnare la fine di un'epoca e il principio dell'altra. Intanto il piccolo paese situato al di là de le antiche colonne, la vecchia Lusitania, dopo avere scosso pel primo Cinque anni al Congo Introduzione sto TIN - Histoire de la Geographie: - 8 il giogo mussulmano, a sua volta portava la forza delle armi oltre lo stretto, a Ceuta (1415), a Tangeri, a Tetuan; e giù giù lungo le coste dell'Atlantico mandava i suoi vascelli a prender possesso di nuove terre in nome del Re Fedelissimo, e alla ricerca della famosa via delle Indie. Un principe di meravigliosa intelligenza, Enrico il Navigatore, (1) dette indirizzo scientifico, e appoggio a queste scoperte, cominciate prima di lui, e dopo di lui proseguite, finchè nel 1486 Bartolomeo Diaz riusci a scoprire la punta estrema dell'Africa, da lui chiamata Capo delle Tempeste, e dal Re Joaô II Capo di Buona Speranza, e nel 1498 Vasco de Gama a compiere la circumnavigazione dell'Africa Au strale. Sarebbe interessante seguire passo per passo nei loro pericolosi viaggi e ricordare tutti i nomi dei naviganti portoghesi, che doppiato il Capo Bojador si spinsero in corse successive verso mezzogiorno; nè sarebbe interamente fuori dell'argomento, perchè a tutte queste memorie fece appello il Portogallo ai giorni nostri, prima della conferenza di Berlino, quando rivendicava diritti secolari sulla vasta estensione delle coste occidentali dell'Africa (2). (1) VILLEMAIN LITTER, Au moyen âge. Lib. II pag. 299. (2) Come italiano mi è caro ricordare la spedizione tentata già nel 1291 sulle coste dell'Africa occidentale col fine di trovare la via delle Indie, a spese di alcuni ricchi cittadini genovesi, tra i quali un Doria e i fratelli Vivaldi. << L'antique tradition de la forme péninsulaire de l'Afrique ne s'était jamais completément éteinte dans les écoles d'Italie». Dice il Vivien de Saint Martin, a pag. 301 della sua opera (Histoire de la Géographie et des decouvertes géographiques depuis les temps les plus reculés jusq'à nos jours. 1873). « C'était une opinion commune, bien qu'elle ne reposat alors sur aucun fait autentique, que les vaisseaux pouvaient arriver dans l'Inde en passant par le détroit de Ceuta » (oggi di Gibilterra). I due fratelli Vivaldi presero parte personalmente alla sne |